mercoledì 17 ottobre 2012

Film del giorno : Fantozzi

Il ragionier Ugo Fantozzi (o meglio, Fantozzi Rag. Ugo, come si legge sulla porta del suo appartamento nei film che lo vedono protagonista) è un personaggio letterario e cinematografico ideato e interpretato daPaolo Villaggio. Le sue avventure sono narrate in una serie di racconti e film scritti e interpretati (ma mai diretti sul grande schermo, salvo nel film Fantozzi contro tutti del 1980 in co-regia con Neri Parenti) dallo stesso Paolo Villaggio.

« Perché io, Pina, ho una caratteristica: loro non lo sanno, ma io sono indistruttibile, e sai perché? Perché sono il più grande perditore di tutti i tempi. Ho perso sempre tutto: due guerre mondiali, un impero coloniale, otto - dico otto! - campionati mondiali di calcio consecutivi, capacità d'acquisto della lira, fiducia in chi mi governa e la testa per un mostro... per una donna come te. »
(Paolo Villaggio)
Il personaggio esordisce nel 1968 nella trasmissione che segna l'esordio televisivo di Paolo Villaggio,Quelli della domenica, anche se veniva citato in terza persona nei monologhi dell'artista genovese. Negli sketch di Quelli della domenica, Villaggio era solito raccontare storie comiche e catastrofiche, col suo lessico particolarissimo, fondato sull'iperbole di cui il protagonista era spesso lo sventurato Fantozzi. Fantozzi era il cognome di un impiegato nella grande azienda (la Italsider) dove aveva lavorato Villaggio nonché il vicino di scrivania di quest'ultimo. Si faceva trascinare nelle iniziative dello stesso Villaggio, dal Fantozzi chiamato erroneamente "Selvaggio", situazione che anticipa il ruolo di organizzatore di viaggi che sarà di Fracchia e di Filini nei racconti e nei film.
Tra i colleghi di Fantozzi, infatti, nei racconti sono presenti anche Fracchia e Filini, due personaggi che convivono nei primi due libri, per poi fondersi, grazie a un'intuizione del regista Luciano Salce, nell'unico personaggio di Filini, che avrà il ruolo dell'organizzatore nei film e nei successivi libri (dove prima lo aveva Fracchia).
Da queste storie Villaggio scriverà dei racconti per l'Europeo, che verranno raccolti nel libro Fantozzi (1971, che viene tradotto in Europa orientale, in particolare nell'Unione Sovietica, dove Villaggio vince il premio Gogol come "migliore opera umoristica"), al quale, visto il grande successo, seguirà Il secondo tragico libro di Fantozzi (1974), entrambi best seller in cui si può dire che Villaggio per la prima volta interpreta Fantozzi, visto che compare sulle due copertine vestito come il ragioniere in due racconti dei libri.
Visto il grande successo, si pensa ad una trasposizione cinematografica, e alla fine il ruolo del protagonista sarà rivestito da Paolo Villaggio stesso, che presterà il suo volto a quella che è la sua maschera più famosa e apprezzata.
Nel 1975 esce il primo film, dal semplice titolo Fantozzi, tratto dai due libri (Fantozzi del 1971 e il sequel Il secondo tragico libro di Fantozzi del 1974, entrambi scritti da Villaggio), e diretto da Luciano Salce. Il film ha un grande successo, tanto che inizia una delle saghe più longeve del cinema italiano comico. Seguiranno infatti altri nove episodi: il secondo diretto ancora da Salce, dal terzo al nono sotto la direzione di Neri Parenti (il terzo, Fantozzi contro tutti, insieme a Villaggio), e l'ultimo (Fantozzi 2000 - La clonazione) con la regia di Domenico Saverni.
« Abbigliamento di Filini: gonnellino-pantalone bianco di una sua zia ricca, maglietta Lacoste pure bianca, scarpe da passeggio di cuoio grasso, calza scozzese e giarrettiere, doppia racchettina liberty da volano; Fantozzi: maglietta della GIL, mutanda ascellare aperta sul davanti e chiusa pietosamente con uno spillo da balia, grosso racchettone 1912, elegante visiera verde con la scritta "Casinò Municipale di Saint Vincent»
(Descrizione degli abbigliamenti di Filini e Fantozzi per la partita di tennis tratta dal film Fantozzi)

FONTE WIKIPEDIA
La prima volta che ho visto questo film avrò avuto forse 7-8 anni erano ancora gli anni di vai a letto presto, non dico dopo il carosello perchè non sono cosi vecchio ma comunque alle 21 si andava a nanna, questo è stato forse il primo film guardato fino a tardi..  Altri  tempi

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