I dati forniti dalla giunta regionale,
relativi ai risparmi effettuati dalla Centrale degli acquisti, a partire dal
2010, non sono reali: nei bilanci del 2011 e del 2012 non c’è traccia dei 74
milioni dichiarati dalla giunta. A
sostenerlo è il gruppo del Pdl in Consiglio regionale.
«L’assessore
alla salute, Claudio Montaldo - dichiara Luigi
Morgillo - deve smetterla di fornire dati taroccati. Nei bilanci, infatti,
non c’è alcuna traccia di quei 74 milioni che secondo la giunta sarebbero stati
risparmiati dalla Centrale per gli acquisti. Se c’è stato risparmio, dove è
finito? ».
Secondo Morgillo «se
si esaminano i bilanci degli ultimi anni, si verifica con chiarezza che la
spesa per gli acquisti è aumentata: mi pare che già questo fatto sia significativo».
Rafforza
la polemica il capogruppo del Pdl, Marco Melgrati : «Montaldo deve dire, inoltre, dove sono finiti
i 7 milioni all’anno che la giunta sostiene di aver risparmiato con la gestione
del calore. Anche in questo caso attendiamo delle risposte chiare ». Il capogruppo
aggiunge: « La
legge di riorganizzazione della rete dell’emergenza è di competenza del
Consiglio regionale e la giunta ha deciso di posticipare la sua presentazione
in aula a metà novembre, eppure mi risulta che entro il 31 ottobre 4 reparti di
pronto soccorso chiuderanno. Tutto questo è incredibile». Melgrati, infine,
stigmatizza l’esistenza nella Asl2 di un ufficio tecnico che si occupa di
costruzioni e suggerisce, vista la scarsa mole di lavoro, di delegare
all’esterno eventuali incarichi.
Roberto
Bagnasco, vicepresidente
della III commissione Salute e sicurezza sociale, aggiunge: «E’ grave che alcuni
colleghi consiglieri di maggioranza accettino questo evidente declassamento
dell’Assemblea rispetto ai temi così rilevanti come la riorganizzazione della
rete dell’emergenza. Invito, inoltre, la giunta a fare una programmazione
seria, chiara e coerente, cosa che fino ad oggi non è avvenuta».
Il
Gruppo del Pdl lancia, quindi, una proposta per effettuare risparmi “corposi ed
effettivi” in materia di sanità”: accorpare le Asl liguri.
«In
Liguria è sufficiente
una sola Azienda sanitaria, un unico organismo per l’intera regione - spiegano Morgillo,
Melgrati e Bagnasco - In realtà, infatti, i direttori generali sono stati espropriati
di gran parte delle proprie competenze e a loro spettano ormai soltanto compiti minori.
Recentemente la Regione
ha deciso di affidare loro il taglio di posti letto imposto dal decreto
nazionale sulla Spending rewiew, ma si è trattato soltanto di un espediente
della giunta per scaricare su altri la responsabilità di decisioni così
dolorose e gravi».
E ha concluso Morgillo: «Di
fatto quattro dei cinque direttori generali sono già pensionati».
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